Che cos’è l’effetto di Pigmalione?

Che cos’è l’effetto di Pigmalione?

23 Settembre 2022 Off di Redazione

Di argomenti particolari in campo psicologico ed anche paranormale ce ne sono tanti, ma l’effetto Pigmalione tra i più particolari. Ti sei mai chiesto se credere nelle superstizioni, come nel significato dei numeri doppi, può aiutare a migliorare la propria recettività? Allo stesso modo ti devi domandare se l’effetto Pigmalione è altrettanto positivo. E lo vediamo qui di seguito, dove analizzeremo anche gli esperimenti che hanno condotto gli psicologi a riguardo.

Cos’è l’effetto Pigmalione

Anche detto profezia che “si auto avvera”, l’effetto Pigmalione è la convinzione di una persona di avere la capacità di influenzare il proprio comportamento e le proprie aspettative in base al parere proprio di sé o a quello che hanno gli altri. Possiamo definirlo come una suggestione psicologica che ha la capacità di indurre un soggetto a diventare come l’immagine che altri individui hanno di loro.

Facciamo un esempio. Immaginiamo che il soggetto X si senta una “schiappa” in geografia e debba fare un quiz a scuola. Sapendo a priori di poter sbagliare, non darà attenzione più di tanto alle domande dei quesiti facendo molti errori che porteranno ad un voto basso. Quest’ultimo darà al soggetto X la fervida conferma e convinzione di essere non portato per la geografia. Diciamo che questo atteggiamento può essere facilmente plasmato su qualunque situazione. A volte si manifesta nei rapporti tra dipendenti e datore di lavoro, tra docenti e alunni, tra genitori e figli. Insomma scatta uno strano meccanismo insito nella persona coinvolta e che spesso porta a creare nel diretto interessato delle convinzioni di carattere negativo.

Come nasce l’effetto Pigmalione

L’effetto Pigmalione prende piega grazie ad un esperimento effettuato nel 1965 da Rosenthal nel campo della psicologia sociale. Lo specialista voleva cercare di capire quanto le pretese e le aspettative dei docenti fossero realmente influenzanti sui risultati dei propri allievi. E in effetti dal suo esperimento emerse la capacità di influenzare il rendimento scolastico dei bambini.

L’esperimento fu molto accurato. Ai docenti di una classe fu comunicato l’elenco dei bambini che avevano totalizzato un ottimo punteggio ad un test per il quoziente intellettivo. In realtà questo test non era mai stato somministrato ad alcun bambino. I nomi dei potenziali genietti furono scelti totalmente a caso. Nell’esperimento, i bambini avrebbero dovuto effettivamente sottoporsi ad un quiz a distanza di un anno, così da misurare effettivamente il Quoziente intellettivo ma dopo che le insegnanti avevano cambiato atteggiamento ed aspettative nei riguardi dei medesimi bambini. E in effetti, a distanza di un anno, i bambini etichettati genietti totalizzarono un ottimo punteggio. Questo perché, le insegnanti, aspettandosi nuovamente ottimi risultati dai bambini, avevano assunto nei loro riguardi atteggiamenti positivi, che avevano migliorato il loro apprendimento. Di contro avevano assunto atteggiamenti negativi nei confronti dei bambini che avevano totalizzato bassi punteggi nel fantomatico test.

Pareri conclusivi

Dallo studio condotto dallo psicologo emerge come le aspettative che si creano tra due soggetti, siano essi docenti e allievi, datori e lavoratori, genitori e figli, possano essere capaci di influenzare I reciproci atteggiamenti. Ragione per cui questa tipologia di meccanismo viene o almeno dovrebbe essere messo in moto soprattutto in ambito scolastico, per favorire i bambini e la loro capacità di apprendimento. In particolare sarebbe perfetto usare l’effetto Pigmalione in tutti quei contesti in cui una persona parte svantaggiata per un qualunque arcano motivo (ad esempio per quei lavoratori stranieri che non riescono ad integrarsi, per quegli studenti che hanno disturbi dell’apprendimento o ritardi mentali).  Vi è inoltre da precisare che questo particolare meccanismo psicologico potrebbe essere uno spunto riflessivo per favorire i rapporti relazionali, soprattutto nella società di oggi dove paradossalmente pare sia più complicato instaurare relazioni.